Feudi San Gregorio Sirica 2014
  • Feudi San Gregorio Sirica 2014

Feudi San Gregorio Sirica 2014

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Feudi San Gregorio Sirica 2014
Un vino unico, il cui vitigno di provenienza, la Sirica per l’,appunto, presenta caratteri comuni nel DNA con il Teroldego, il Refosco e lo Sirah, ed è, stato riscoperto tra le vigne secolari di Taurasi grazie agli studi condotti in collaborazione con le Università, di Napoli e Milano. Il colore è, rosso rubino intenso, al naso frutti rossi e note erbacee. Al palato è, morbido e persistente con tannino delicato. Indicato con primi da sugo di carne e carni rosse.
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Feudi San Gregorio Sirica 2014
Un vino unico, il cui vitigno di provenienza, la Sirica per l’,appunto, presenta caratteri comuni nel DNA con il Teroldego, il Refosco e lo Sirah, ed è, stato riscoperto tra le vigne secolari di Taurasi grazie agli studi condotti in collaborazione con le Università, di Napoli e Milano. Il colore è, rosso rubino intenso, al naso frutti rossi e note erbacee. Al palato è, morbido e persistente con tannino delicato. Indicato con primi da sugo di carne e carni rosse.

TipologiaTipologia Rosso fermo

TipologiaClassificazioneIGT Campania

TipologiaRegioneCampania

TipologiaCantina Feudi San Gregorio

TipologiaVitigno 100% Sirica

CARATTERISTICHE

  • Nome Feudi San Gregorio Sirica 2014
  • Tipologia Rosso fermo
  • Classificazione IGT Campania
  • Anno 2014
  • Formato 0,75 l Standard
  • Nazione Italia
  • Regione Campania
  • Vitigni 100% Sirica
  • Storia Le prime testimonianze del vitigno Sirica (o Siriana o Syricus) sono letterarie e risalgono a Plinio (NH,XIV,41-51) che nel 75 a.C. lo annovera tra le uve coltivate nella Campania romana e ne attribuisce il nome derivandolo da syricum, un colorante rosso allora molto diffuso. Isidoro di Siviglia nel 63 d.C. (O.XVII,5-28) lo chiama anche Vitis sciovia e lo fa derivare dalla Siria ed in accordo con Plinio lo colloca tra le Aminee più, pregiate. Catone (De Agr.106) precisa che l’,introduzione di questo vitigno in Italia è, avvenuta molto tempo prima della fondazione di Roma da una regione abitata dai Seri. Più, recentemente è, stata formulata l’,ipotesi che il nome Sirica derivi da Siri, antica città, posta sullo Jonio, vicina a Metaponto, che dopo la seconda guerra punica, con il controllo di Roma sulla Magna Grecia, venne chiamata Eraclea. Da parte di qualche autore francese, (Andrè,,1953 e Rezè,au,1998) è, stata proposta una affinità, semantica con Syrah, Serine e Shesh, vitigni dalle lontane origini dalmate.
  • Ubicazione Le ricerche condotte su incarico dell’,Azienda “,Feudi di San Gregorio”, sulle ultime quattro piante originarie ancora presenti a Taurasi, utilizzando i marcatori del DNA ed il profilo degli antociani, hanno evidenziato una certa affinità, genetica con alcuni vitigni dell’,area nord-orientale dell’,Italia quali il Teroldego, il Lagrein ed il Refosco, legati alla colonizzazione focese del delta del Po. I rapporti di parentela con l’,Aglianico ipotizzano anche che la Sirica sia un ancestrale di questo vitigno, espressione di quella viticoltura etrusca che dall’,enclave di Capua è, stata diffusa dai Longobardi, come dimostrano le forme di allevamento dell’,avellinese e beneventano (le tennecchie o tesole) verso l’,Irpinia.
  • Composizione del terreno L’,altipiano vulcanico di Taurasi conserva per le sue caratteristiche pedo-climatiche e culturali, una viticoltura dai connotati genetico-strutturali molto antichi ed originali. Tra le molte varietà, ancora presenti in piante dall’,età, centenaria, si annoverano anche alcuni ceppi di Sirica dell’,età, presunta di 250-280 anni, franche di piede, dall’,imponente sviluppo vegetativo e produttivo. Queste piante sono state qualche anno fa moltiplicate in un vigneto moderno a spalliera .
  • Periodo di fermentazione Fermentazione: fermentazione alcolica e macerazione in serbatoi di acciaio per circa 3 settimane.
  • Tecnica di produzione Maturazione: minimo 6 mesi in barriques di rovere francese di media tostatura.
  • Affinamento Affinamento: minimo 9 mesi in bottiglia.
  • Grado alcolico 13,00% in volume
ASPETTI ORGANOLETTICI

Colore Rosso Rubino
Note olfattive - Profumi Profumo vinoso, con sentori di frutta rossa, leggermente vegetale
Note gustative Sapore fresco e morbido, speziato, di buona struttura e persistenza in bocca. Tannino dolce, non astringente.

Temperatura18°,-20°, C.
Abbinamenti Pasta, carne, selvaggina e formaggi

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